azazel by Isaac Asimov

autore:Isaac Asimov [asimov, isaac]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: fantascienza
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Che cosa successe? Ora te lo dirò. Ricordi cosa disse Romeo appena prima di accoltellare Giulietta? Probabilmente no, così te lo dirò io. Disse: “Lascia che una donna entri nella tua vita e ogni serenità andrà perduta.”

L’autunno seguente, Septimus conobbe una donna... Mercedes Gumm. Aveva già conosciuto donne prima, non era un misogino, ma non avevano mai significato molto per lui. Un breve periodo di socializzazione, un po’ di romanticismo, qualche vampata di ardore, poi lui le dimenticava, e loro facevano lo stesso. Nulla di male. In fondo, io stesso ero stato strenuamente inseguito da molte fanciulle e non lo avevo mai trovato dannoso, anche se spesso loro mi avevano ridotto in un angolo e costretto a... ma sto divagando.

Septimus venne da me in uno stato d’animo alquanto abbattuto. — Io l’amo, George — disse. — Mi fa dimenticare ogni altra cosa. È l’ancora di tutta la mia esistenza.

— Davvero carino — dissi. — Hai il mio permesso di divertirti con lei per un po’.

— Grazie, George — disse Septimus non meno abbattuto. — Ora quello che mi serve è la sua approvazione. Non capisco come mai, ma lei non sembra prendermi molto sul serio.

— Strano — dissi. — Di solito hai alquanto successo con le donne. Dopo tutto sei ricco, atletico e non più brutto di tanti altri.

— Credo che sia il lato atletico — disse Septimus. — Lei pensa che io sia solo una stupida montagna di carne.

Dovetti ammirare le capacità di giudizio della signorina Gumm. Septimus, per dirla nel modo meno offensivo, era una montagna di carne. Tuttavia, ricordando i suoi bicipiti sotto le maniche della giacca, preferii non menzionare la mia ammirazione.

Lui proseguì: — Dice di non essere attratta dal lato fisico negli uomini. Vuole qualcuno che sia riflessivo, intellettuale, filosofico, profondamente razionale e tutta un’altra fila di aggettivi simili. Dice che io non sono nulla di tutto questo.

— Le hai detto che sei uno scrittore?

— Ma certo. Ha perfino letto un paio dei miei romanzi. Ma lo sai, George, che di solito parlano di sport e di giocatori di football, e lei dice di trovare disgustosi questi argomenti.

— Suppongo che non sia un tipo sportivo.

— Oh, no. Nuota — e fece una smorfia, forse ricordando di essere stato rianimato bocca-a-bocca alla tenera età di tre anni — ma questo non mi aiuta molto.

— In tale caso — dissi con un sospiro — dimenticala, Septimus. Le donne abbondano. Per una che lasci, un’altra arriva. Vi sono tanti pesci nel mare e tanti uccelli nell’aria. Al buio sono tutte uguali. Una donna o l’altra, non fa differenza.

Avrei continuato a lungo, ma mi sembrò che Septimus diventasse piuttosto irrequieto mentre parlavo, e non conviene rendere irrequieta una montagna di carne.

Lui disse: — George, mi offendi nel vivo con questi tuoi sentimenti. Mercedes è l’unica ragazza al mondo che per me conti. Non potrei vivere senza di lei. È inseparabilmente legata all’intima fiamma del mio essere. È il respiro dei miei polmoni, il battito del mio cuore, la luce dei miei occhi.

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